Scott Redding: “Una gara tra MotoGP e SBK? Ci sarebbe da divertirsi”

Scott Redding: “Una gara tra MotoGP e SBK? Ci sarebbe da divertirsi”
Carlo Baldi
E’ irriverente e diretto, non teme Rea e Ducati lo ha scelto per interrompere il dominio del Cannibale e per fare finalmente felice lo sponsor Aruba
28 febbraio 2020

Che Rea quest’anno abbia trovato pane per i propri denti è apparso chiaro non solo nei test invernali, ma soprattutto nelle dichiarazioni di Scott Redding, l’irriverente pilota della Ducati che lo sponsor Aruba e la casa di Borgo Panigale hanno scelto per interrompere il dominio del nordirlandese. Un dominio che dura ormai da cinque anni e che rischia di corrodere il rapporto la Ducati ed il main sponsor, che sino ad ora ha investito svariati milioni di euro per arrivare sempre secondo, dietro al Cannibale.

E allora largo a Redding, scanzonato fuori pista quanto determinato e professionale in moto, uno che ha corso in MotoGP ed ha vinto al debutto il British Superbike, un campionato dove si corre su piste pericolose e contro avversari che le conoscono come le proprie tasche.

Uno che non ha paura di nulla e tantomeno del dominatore della Superbike. “Rea è battibile, se non lo fosse io non sarei qui”. Chiaro e diretto. Nelle prove invernali e nei test precampionato Johnny gli è sempre stato davanti. Nella classifica finale delle prove ufficiali Rea era stato il più veloce, ed aveva staccato Redding di oltre quattro decimi (0,437). Ma il ragazzone della Ducati ha lavorato duramente nei test proprio in funzione delle gare ed oggi gli ha reso il favore, precedendo il Cannibale di oltre mezzo secondo (0,542). Uno a uno e palla al centro. 
 

Nelle dichiarazioni post gara Redding è stato come sempre molto diretto e con il suo linguaggio… al limite della censura ha affermato: “La mia moto è pronta per la gara, ma sono io che ancora non ho capito bene come funzionano alcune cose qui in Superbike. Ad esempio domani disputerò la mia prima Superpole, e solo allora capirò veramente come si può sfruttare la gomma da qualifica. Ma non sono preoccupato. Andrò dentro e spingerò al massimo. Poi vediamo cosa succede”. 

Idee chiare anche per quanto riguarda l’annosa diatriba GP/SBK.
“La MotoGP è la categoria più famosa ed importante, ma fare un paragone è difficile e forse inutile. Qui si utilizzano moto completamente diverse. A volte nei test invernali le prestazioni delle moto derivate dalla serie sono molto vicine a quelle dei prototipi. Sarebbe interessante se un giorno potessero correre insieme nella stessa gara. Ci sarebbe proprio da divertirsi”.

Ma in gara sarà davvero in grado di tenere testa al campione della Kawasaki? Chi lo conosce bene giura che Redding dia il meglio di se proprio allo spegnersi del semaforo rosso. Un “animale da gara” che in prova quasi si annoia. Saranno proprio gare da non perdere.