Vendite mondo: perse 9 milioni di moto nel 2020

Vendite mondo: perse 9 milioni di moto nel 2020
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Per effetto della pandemia, ma non solo per quella, le vendite di moto e scooter nel mondo si sono fermate l'anno scorso a 56,5 milioni (-14%). Le prospettive però sono di crescita
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
14 aprile 2021

Nel primo anno devastato dalla pandemia si sono vendute meno moto e meno scooter nel mondo.

I dati diffusi da MotorCycles Data, società italiana specializzata in analisi di mercato motociclistico, sommano il venduto globale in 56,5 milioni di unità nel corso del 2020.
Significa che sono andate perse 9 milioni di vendite rispetto all'anno precedente, con un calo del 14%.

I principali responsabili di questa diminuzione sono stati pochi paesi chiave: l'India, il maggiore per volumi, ha accusato 5 milioni di unità in meno, l'Indonesia 2,9 milioni, le Filippine 700.000 unità e il Vietnam 500.000.

In questi mercati si prevede che nel 2021 e 2022 ci sarà una forte ripresa, mentre nel resto del mondo proseguirà la tendenza che è già stata positiva l'anno scorso.

Gli analisti di MotorCycles Data ricordano come l'industria motociclistica si sia fortemente sviluppata negli ultimi anni grazie a una crescente domanda di mobilità individuale nei paesi meno ricchi e nei mercati in espansione quali India, Cina, Filippine, Pakistan, paesi del sud-est asiatico e dell'America centrale e meridionale.

Nell'insieme dei paesi storicamente motociclistici, quelli occidentali oltre a Nord America, Giappone e Australia, si assiste invece a un modesto declino dopo il picco ottenuto una ventina di anni fa.

A influenzare le tendenze, oltre all'evento Covid-19, ci sono le norme che riguardano omologazioni, le regole di sicurezza e le politiche verso la mobilità elettrica.
Ad esempio il mercato cinese è stato fortemente influenzato dalla chiusura di molti centri città alle due ruote endotermiche e dalla spinta verso l'elettrico, tanto che la vendita mondiale degli elettrici è per metà concentrata in Cina; questo dà competitività all'industria locale che si sta fortemente specializzando.

Peraltro i mercati emergenti offrono prodotti a prezzi – e con margini - più bassi e sono i più sensibili alle variazioni di costo. Tante le sfide da affrontare in un periodo che pare fortunatamente meno critico di quello appena vissuto.

fonte motorcyclesdata.com

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