Simone Folgori: “Un CIV con tante novità”

Simone Folgori: “Un CIV con tante novità”
Carlo Baldi
Le novità regolamentari 2019 livellano i valori e diminuiscono i costi. In Moto3 si valuta il progetto BeOn 450, mentre in SBK è allo studio una centralina unica per CIV, BSB e AMA
28 marzo 2019

A pochi giorni dal primo round, che si disputerà questo weekend al Misano World Circuit, abbiamo incontrato Simone Folgori, responsabile FMI del CIV. Con lui abbiamo analizzato le novità di ciascuna delle cinque categorie, che daranno vita a quella che si preannuncia come una delle migliori stagioni del Campionato Italiano Velocità, ma anche dei vari progetti allo studio della Federazione, con l’obiettivo di livellare i valori e ridurre i costi per ampliare il numero dei team e dei piloti. E’ senza dubbio un CIV in salute, ma la FMI non dorme sugli allori.

 

Iniziamo dalla PreMoto3, che ha subito notevoli cambiamenti...

«Sì, la classe destinata ai giovanissimi è probabilmente quella che è cambiata maggiormente. Rispetto al passato, quando vi erano 2 categorie, la 250 a 4 tempi e la 125 a 2 tempi, ora la categoria è unica, e viene utilizzato un unico motore Yamaha 250 cc di derivazione crossistica. Assieme alla Yamaha abbiamo previsto un kit che comprende motore, revisione e ricambi per la cifra di 10.000 euro. Questo consentirà un abbassamento dei costi ed un livellamento delle prestazioni, e a parità di mezzo solitamente emerge il pilota più bravo».

 

Gli iscritti però non sono aumentati...

«Abbiamo inserito queste nuove regole proprio in un’annata sfavorevole da questo punto di vista, in quanto il numero dei piloti che sono saliti di categoria, passando quindi alla Moto3, è stato superiore a quello dei piloti che sono arrivati dallo Junior CIV e dalle categorie dedicate ai giovanissimi. Siamo comunque soddisfatti delle iscrizioni che abbiamo raccolto, e siamo certi che questa categoria sarà destinata a crescere nei prossimi anni, anche grazie all’introduzione di queste novità regolamentari».

 

E visto che abbiamo parlato di Moto3, spiegaci quali sono le novità in questa categoria, che rappresenta il fiore all’occhiello del CIV...

«Il riconoscimento che ci è arrivato da alcuni team del mondiale, che hanno iscritto i loro Junior team alla nostra Moto3, ci ha indubbiamente fatto molto piacere, ma proprio perché l’attuale Moto3 sta andando bene occorre guardare avanti e non dormire sugli allori. Quest’anno il pilota Omar Bonoli parteciperà fuori classifica a tutte le gare del CIV Moto3 con una BeOn 450. BeOn Automotive SL è un azienda spagnola che ha prodotto un kit 450 GP che consente una facile trasformazione di motori fuoristrada in motori da pista. Con i dati che verranno raccolti da Bonoli potremo valutare se questa moto, che ha un costo nettamente inferiore alle attuali Moto3, potrà essere ugualmente competitiva. Se lo fosse potremmo pensare ad uniformare le moto come abbiamo fatto nella PreMoto3. Al momento è solo un'idea da valutare, ma è senza dubbio interessante provare una moto che potrebbe fornire le stesse prestazioni delle attuali Moto3 a un costo di tre volte inferiore. Siamo contenti del livello raggiunto dalla nostra Moto3, ma dobbiamo evitare che l’asticella si alzi troppo finendo per escludere i team con meno possibilità economiche. Questa della BeOn potrebbe essere una valida soluzione, quindi la dobbiamo valutare con attenzione».

 

Restiamo in ambito giovani parlando della Supersport 300...

«Prima di preparare un nuovo regolamento per la 300, abbiamo atteso quello internazionale al quale avremmo voluto uniformarci. Purtroppo, ad oggi (quando mancano dieci giorni all’inizio del mondiale - ndr) non esiste ancora un regolamento FMI: questo ci ha creato molti problemi, ed abbiamo optato per un nostro regolamento, che potremo magari modificare alla luce delle regole che la Federazione Internazionale introdurrà nel mondiale SS300. Al momento abbiamo optato per una centralina unica, che ci consentirà di controllare i limiti di giri che abbiamo introdotto per ogni singola moto, oltre ai limiti di peso. Il fine ultimo è quello di livellare i valori in campo, per evitare che ci sia una moto nettamente superiore alle altre, come era accaduto l’anno passato». 

 

La categoria forse più spettacolare del CIV è la Supersport 600.

«La 600 ha un alto numero di partecipanti, che si aggira sulle 40 unità, e sono tutti molto competitivi. Penso che anche quest’anno assisteremo ad uno scontro generazionale tra le nuove leve provenienti magari dalla 300 ed i senatori che da anni corrono in questa categoria. Abbiamo introdotto anche qui una centralina unica, con l’intenzione di livellare i valori e dare a tutti uguali possibilità, a tutto vantaggio dello spettacolo».  

 

La classe regina, la Superbike sembra essere l’unica in sofferenza.

«La Superbike è senza dubbio la categoria più costosa e difficile da equilibrare. Riteniamo che questo possa essere un anno di transizione in quanto stiamo lavorando per introdurre una centralina unica nel 2020. Avremmo voluto farlo già quest’anno, ma i tempi sono stati troppo ristretti, anche perché stiamo collaborando con il BSB inglese e l’AMA americana per utilizzare tutti la stessa centralina in tutti e tre i campionati e per fare questo serve tempo. Guardando alla entry list della Superbike 2019 salta all’occhio come i piloti siano solo 18, ma tutti di alto livello. Per lo più piloti esperti, che magari non hanno trovato uno sbocco nei campionati internazionali».

 

In attesa della centralina unica cosa avete cambiato nel regolamento?

«Abbiamo diviso le moto in due gruppi: RR e SP. Nella prima categoria rientrano le Ducati a 2 e 4 cilindri, mentre nella seconda tutte le altre moto. Le SP godranno di maggior libertà nelle modifiche e nell’utilizzo di componenti diversi, mentre le RR dovranno restare molto vicine alla serie. Solo per fare un esempio (il regolamento completo è consultabile sul sito del CIV www.civ.tv - ndr) le pinze freno delle RR dovranno restare originali, mentre quelle anteriori delle moto SP potranno essere cambiate. Anche in questo caso il nostro obiettivo è quello di livellare i valori delle moto utilizzate per dare a tutti le stesse opportunità».

 

Parlando di costi quanto incidono le piste?

«Purtroppo le piste che utilizziamo hanno un costo molto importante, ma non possiamo prescindere dal far correre i nostri piloti su piste non solo di caratura internazionali, ma soprattutto sicure. Non avrebbe senso correre su piste di livello inferiore solo per risparmiare».   

 

Parliamo di gomme.

«In PreMoto3 e Moto3 è in essere un regime di mono gomma Dunlop, mentre nella Supersport 600 abbiamo un contratto di fornitura esclusiva con Pirelli. Restano libere le categorie della Superbike e della Supersport 300».

 

Tutti i vostri sponsor hanno rinnovato il loro contratto. Un altro segnale positivo.

«Siamo molto contenti che tutte le aziende che hanno creduto nel CIV continuino a farlo. ELF resta title sponsor del CIV e a partire da Misano potremo usufruire di un vero e proprio laboratorio mobile organizzato da ELF, in grado di analizzare le benzine prelevate dalle moto dei piloti, nell’arco di un ora soltanto. Parlando di tecnica voglio rimarcare come sin dal primo round effettueremo dei test statici e dinamici per rilevare il rumore delle moto in pista. Su tutte le piste l’attenzione nei confronti dell’inquinamento acustico  causato dalle competizioni motoristiche si fa sempre maggiore, ed è quindi importante valutare quale sia la nostra situazione al fine di poter eventualmente intervenire nel caso si superino i valori previsti».