Ferrari, Stirpe e Zannoni. Tre protagonisti del CIV 2017

Carlo Baldi
Abbiamo intervistato al Mugello tre tra i migliori talenti del CIV. Ci hanno parlato del loro passato, del loro presente e di come vorrebbero fosse il loro futuro
5 ottobre 2017

Ogni anno il CIV, Campionato Italiano di Velocità, mette in luce i migliori talenti del nostro motociclismo. Sono molti i piloti che hanno maturato nel CIV l’esperienza necessaria per poi correre nel Mondiale Junior, se non fare subito il grande salto nei mondiali GP o Superbike. Basta scorrere la griglia di partenza di una gara del mondiale Moto3 di questa stagione per leggere i nomi di Denis Foggia, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Lorenzo Dalla Porta, Manuel Pagliani e Tony Arbolino, tutti piloti “made in CIV”. Altri ancora corrono in Moto2, ed è il caso di Andrea Locatelli, Luca Marini, Stefano Manzi e del leader della classifica mondiale: Franco Morbidelli. E sempre dal CIV molti piloti scelgono invece i campionati delle derivate dalla serie, e le entry list di Superbike, Supersport (300 e 600) e Stock 1000 contengono i nomi di molti piloti che in passato si sono cimentati in quello che (da quando il CEV Moto3 è diventato Mondiale Junior) è molto probabilmente il più importante campionato nazionale al mondo.

Anche quest’anno sono molti i piloti che si stanno mettendo in luce nel nel nostro campionato. Ne abbiamo scelti tre, e li abbiamo intervistati al Mugello, nel quinto round di questa stagione: sono Kevin Zannoni, Davide Stirpe e Matteo Ferrari.


Kevin Zannoni, classe 2000, è arrivato al Mugello da leader della Moto3, ma una caduta nella gara di sabato gli ha fatto perdere il primo posto in classifica a tutto vantaggio di Nicholas Spinelli, altro talento nostrano. Zannoni ha debuttato nel mondiale Moto3 quest’anno nel round di Misano, proprio il giorno del suo 17mo compleanno. Corre nel team MF84 Pluston Althea, e sta crescendo sotto le ali protettrici di Michel Fabrizio e Genesio Bevilacqua. La grinta ed il coraggio non gli mancano di certo, visto che, nonostante la caduta di Gara-1 gli abbia procurato una frattura al polso, domenica ha corso ugualmente, conquistando il decimo posto e 10 importantissimi punti per la classifica del campionato, nel quale ora deve recuperare 16 lunghezze a Spinelli. Ci proverà nelle due ultime gare di Valleunga (7 e 8 Ottobre).


E quelle che si disputeranno sul circuito dedicato a Piero Taruffi saranno due gare decisive anche per Davide Stirpe, secondo in Supersport con 18 punti da recuperare all’esperto Ilario Dionsi, leader della classifica di uno dei campionati più difficili ed incerti che abbiamo vissuto. Pur avendo solo 25 anni,  Davide è il più “vecchio” dei tre piloti che abbiamo intervistato ed ha un passato nell’Europeo Supersport che gli piacerebbe ripetere. Magari con lo stesso team nel quale milita ora.

Riteniamo che Stirpe abbia raggiunto una maturità tattica e di guida che gli consentirebbero di ben figurare anche nel mondiale; ma come sappiamo, per affrontare i palcoscenici internazionali servono anche dei buoni sponsor.


Particolare la storia sportiva di Matteo Ferrari, che dopo essersi laureato campione europeo 125 ed aver corso per tre anni nel mondiale Moto3, ha fatto un passo indietro debuttando lo scorso anno nel CIV Superbike. Dalla minima alla massima cilindrata. Se nel CIV ci fosse il titolo di “rookies of the year” Matteo lo avrebbe vinto certamente, visto che ha chiuso il campionato al terzo posto: quest’anno è salito sul podio a Misano, e spera di ripetersi a Vallelunga. A soli 20 anni, per lui non è difficile prevedere un futuro inizialmente nella Stock 1000 europea, e in seguito nel mondiale Superbike.