MotoGP 2020 a Brno. Andrea Dovizioso: "Non ci stiamo capendo niente"

MotoGP 2020 a Brno. Andrea Dovizioso: "Non ci stiamo capendo niente"
Giovanni Zamagni
Andrea piuttosto preoccupato: “Gli interventi che facciamo in base all’esperienza degli ultimi tre anni non funzionano: è inaccettabile che io perda decimi in frenata. In Austria per vincere? Lo dovevamo fare anche qui, ma sono arrivato 11esimo…”
9 agosto 2020

Dopo un lungo ragionamento nel tentativo di spiegare qualcosa che nemmeno lui capisce, Andrea Dovizioso arriva all’amara conclusione: “Siamo arrivati qui per fare il culo a tutti, invece sono arrivato 11esimo…”. Andrea, tutto sommato, mantiene la calma, ma la frustrazione per quello che sta succedendo è evidente. Come è ovvio che sia.

“E’ la seconda volta che un altro pilota Ducati fa una grande gara, mentre io faccio una gran fatica: dobbiamo studiare i dati e capire perché. Per risolvere i problemi emersi nei test, causati dalla nuova gomma posteriore, abbiamo agito in base all’esperienza degli ultimi tre anni, durante i quali abbiamo raggiunto certi risultati. Ma adesso non funziona niente: i problemi non si risolvono con le mosse che facevamo in passato. Non abbiamo la situazione sotto controllo: sembra - dico sembra perché bisogna verificare bene i dati della gara - che Bagnaia a Jerez e Zarco qui siano stati veloci usando una messa a punto completamente differente rispetto alla nostra. E’ chiaro che bisogna guidare in maniera differente”.

Dove perdi soprattutto?

In frenata e questo è inaccettabile per me, perché la staccata è sempre stato il mio punto forte, mentre si a Jerez sia qui perdevo. Non posso perdere dei decimi in frenata, significa che qualcosa ci sfugge e non abbiamo le risposte giuste.

Conta che Zarco guida la 2019 e tu e gli altri piloti Ducati in difficoltà la 2020?

No, le due moto sono molto simili: sarebbe troppo facile se fosse così… Il cambiamento è dovuto alla gomma posteriore: io provo a spingere, ma mi si chiude continuamente lo sterzo, non riesco a guidare, la situazione non è chiara.

Allora, qual è il problema?

Credo che io, Petrucci e Miller siamo in difficoltà perché conosciamo di più questa moto, cerchiamo di sistemarla in base all’esperienza del passato, mentre Zarco e Bagnaia, che non la conoscono così bene, fanno cose differenti. Ma è solo un’ipotesi.

Bisogna cambiare stile di guida e adattarsi alle gomme?

Questo è successo sempre negli ultimi tre anni, è normale che sia così. Le gomme sono uguali per tutti, i piloti si devono adattare, lo so perfettamente. Ma la verità è che nessuno ha ancora trovato il modo di essere costante con la Ducati: Zarco qui è andato fortissimo, ma a Jerez aveva fatto molta fatica.

Adesso, se non altro, si va a Zeltweg…

Calma, anche qui avremmo dovuto fare il culo a tutti e sono 11esimo… Fare pronostici adesso non ha nessun senso, non c’è nessuno che capisce cosa sta succedendo. Bisogna rimanere tranquilli: fortunatamente Bagnaia e Zarco sono andasti forti, abbiamo un po’ di dati da studiare. Forse è quella direzione da seguire, non cerco scuse, non l’ho mai fatto: non stiamo andando forte. Speriamo in Austria di capirci qualcosa.

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