Aleix Espargaro: "La RS-GP20 è la miglior Aprilia mai fatta"

Aleix Espargaro: "La RS-GP20 è la miglior Aprilia mai fatta"
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Il pilota Aprilia parla della nuova MotoGP di Noale
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20 marzo 2020

Nonostante qualche polemica, il rapporto fra Aleix Espargaro e Aprilia è più forte che mai. Lo spagnolo ha corso diverse stagioni con la Casa di Noale: ha iniziato ancora ai tempi della 250, poi ci è tornato nel 2012, ai tempi della CRT, con la ART. E poi, dopo tre anni con le quadricilindriche in linea di Yamaha e Suzuki, è rientrato nel 2017 in sella finalmente alla RS-GP. Difficile trovare qualcuno nel team che parli men che benissimo di Aleix, velocissimo (anche se non esattamente un esempio di costanza) e soprattutto gran lavoratore.

Insomma, sia squadra che pilota erano piuttosto carichi all'idea di iniziare questa nuova stagione 2020.

“Sto bene, fisicamente mi sento benissimo, sono carico e mi sembra di guidare come non ho mai fatto nella mia carriera” ha detto Aleix in un'intervista su MotoGP.com. “Anche l’atmosfera attorno a me è bella, perché è ormai la quarta stagione in Aprilia. Conosco tutti, e con il mio capotecnico e tutti i meccanici siamo davvero un gruppo molto forte.”

La situazione ideale per iniziare a correre con una moto completamente rivoluzionata come la nuova Aprilia RS-GP 2020. Perché, come vi abbiamo raccontato nel nostro speciale, già a metà 2019 Aprilia aveva lasciato intendere per bocca dell’ingegner Albesiano grandi aspettative per una MotoGP pensata per superare i limiti della moto attuale.

“È esattamente quello che speravo che fosse” continua Aleix. “Perché era evidente che ci servissero grossi cambiamenti per migliorare la moto. La moto che abbiamo ricevuto in Malesia, e poi in Qatar peccava un po’ quanto a precisione, ma si poteva già percepire una competitività nettamente maggiore rispetto all’anno passato. La RS-GP20 è sicuramente la miglior Aprilia che abbia mai guidato in tutta la mia carriera.”

Le lodi partono dal motore

“Il motore è diventato più ‘elettrico’, è più facile da sfruttare per il pilota. Certo, non c’è ancora tutta la potenza che ci servirebbe, ne stiamo cercando altra ma va sicuramente meglio dell’anno scorso. Anche la ciclistica è migliorata, è più facile da guidare e più regolare in percorrenza. In generale la maggior differenza è che tutto sembra… meno stressante per il pilota. Quando abbiamo fatto le simulazioni di gara, sia in Malesia che in Qatar, ho fatto meno fatica.”

 

“Fa effetto dirlo a inizio stagione, ma mi sento pronto a lottare per il podio, anche se sappiamo che il livello della MotoGP quest’anno è incredibilmente elevato” conclude Espargaro. “Sia moto che piloti sono tutti a un livello stratosferico. Però Aprilia è una grande casa, e sta mettendo in campo un grande impegno, io sto guidando benissimo, quindi… perché no?”

“Certo, se non dovessi finire sul podio in almeno un paio di gare non sarei soddisfatto. Ma mi metto sempre tanta pressione addosso, se no non sarei qui. Non vedo l’ora di iniziare a correre per davvero, perché è lì che capisci davvero a che livello è la moto. Purtroppo però ci tocca aspettare ancora un po’ - non sappiamo fino a quando, ma spero che sarà presto.”